Cosa ci raccontano le epigrafi?
Perché le famiglie “nobili” antiche vantavano origini mitiche?
Chi poteva essere “divinizzato” dopo la morte?
Sabato 6 maggio alle ore 10.00 nel Teatro del Petranova International Institute, Piero Cavaglia incontra Paolo Re e Tommaso Serafini, autori di “Regilla, luce della casa – le epigrafi del Triopo sull’Appia Antica” , per raccontare come sia stato possibile ricostruire una storia di vita e la cultura del II secolo d.C per mezzo delle epigrafi, grazie alle quali un docente ed un ex alunno delle Scuole sono riusciti a ricostruire la trama di una famiglia, la storia e l’evoluzione della cultura nonché il valore della tutela dei reperti archeologici nella città di Roma.
L’origine di questa guida, infatti, si deve a un laboratorio didattico in Caffarella realizzato nel marzo 2022, quando proponendo di riprodurre in gesso un’epigrafe ritrovata a Capo di Bove, gli autori si sono accorti che le 7 iscrizioni del Triopio non erano state mai raccolte in una pubblicazione divulgativa.
Appia, II secolo d.C.: due persone di nobili origini, due famiglie tra le più in vista dell’epoca, lui nato in Grecia ma eccezionalmente educato in parte a Roma, lei romana ma poi sposata e trasferitasi con la famiglia in Grecia; il simbolo dell’unione di due mondi, di due mentalità, di due tradizioni; vari figli che nascono e muoiono di peste, un erede maschio che sembra poco adeguato; un grande sogno che, dopo due decenni vissuti apparentemente al massimo, resta troncato dalla morte di lei, seguita dalla denuncia (di uxoricidio) contro di lui, un processo senatorio, l’assoluzione, alcune estreme manifestazioni di lutto, molti dubbi che rimasero e che tuttora non riusciremo a dissipare, dato che neppure i contemporanei ci sono riusciti!
Sette testimonianze epigrafiche, rinvenute tra la Caffarella e l’Appia Antica, ci raccontano “in diretta” la storia di questa famiglia e vengono qui riproposte al completo, nell’originale greco e in una moderna traduzione, con ampie considerazioni di contesto per poterne comprendere al meglio il senso. C’è davvero parecchio da raccontare su questa vicenda personale e familiare, durante la quale Annia Regilla viene immortalata come “la luce della casa”, molto probabilmente il nomignolo familiare che Erode impiegava per chiamarla nella vita quotidiana, metafora splendida, tenerissima, che romanticamente è emersa pure dagli ultimi scavi della tenuta di Capo di Bove, sulla via Appia.
Paolo Re insegna a Roma dal 1988. Nell’Urbe si è accorto che l’epigrafia aiuta gli alunni ad inte-ressarsi al latino, al greco… con un semplice sguardo di im-mediata curiosità. Così sono nati i concorsi di divulgazione epigrafica SCRIPTA LEGAMVS e i laboratori didattici epigrafici, che hanno il semplice pregio di aver divertito docenti e discenti.
Tommaso Serafini, classe 2001, è studente del corso magistrale di Filologia, letterature e storia del mondo antico presso Sapienza Università di Roma. Nel 2019, dopo aver terminato gli studi presso il liceo classico Sant’Orsola, si è iscritto alla triennale in Lettere Classiche e ha mantenuto vivi i rapporti con il professore di scuola secondaria Paolo Re, il quale lo ha coinvolto nei suoi numerosi e creativi progetti dedicati a valorizzare il mondo antico e riscoprirne la bellezza.
In occasione dell’incontro sarà possibile acquistare il libretto edito da Arbor Sapientiae.