Nella Phonetic Competition gli alunni della Secondaria dello Iunior International Institute sono stati invitati a riconoscere i diversi accenti anglofoni interpretati nel discorso pronunciato da Samuele Brusca, docente di lingua inglese e content creator.
Quel giorno era previsto il menu speciale americano e la gara di salto in alto e il messaggio di Samuele voleva essere un “good luck”, un modo per iniziare ad allenare attenzione, adrenalina e sana competizione: superato il muro della comprensione linguistica, la phonetic competition proposta da Samuele ha posto l’attenzione sulle diverse sfumature fonetiche della lingua inglese proponendosi come un esercizio per allenarsi nell’ascolto e riconoscere le diversità.
In tutte le culture e in tutti i paesi del mondo, infatti, la fonetica di una lingua va al di là dell’identità nazionale, raccontando origini e senso di appartenenza a un territorio piuttosto che a un altro: in italiano la “c” aspirata si collega subito alle terre toscane, riportando alle origini etrusche della storia del territorio, e non potrà mai essere confusa con la pronuncia della “c” cosentina che, invece, riporta alle origini greche, bizantine e latine. Ugualmente, anche in l’inglese attraverso la fonetica è possibile riconoscere la provenienza e l’appartenenza a specifiche aree geografiche e comunità.
A rigor di logica, l’Inglese britannico dovrebbe essere considerato quello originale ma in realtà l’Inglese ” di esportazione” come quello nordamericano ha conservato molte regole fonetiche originali che invece in UK sono andate perdute. L’Australiano invece, sebbene impiantato dall’altra parte del mondo, ha mantenuto una connotazione più vicina alle origini britanniche, ma non senza le influenze della popolazione indigena e degli immigrati che danno vita a un Inglese davvero special. Parallelamente, lo diffusione dell’inglese come lingua franca a livello mondiale ha creato molte altre sfumature fonetiche rispetto alla pronuncia che può avere un italiano, un francese, uno spagnolo e un indiano.
Riuscire a capire e a decifrare la pronuncia fonetica rappresenta una ulteriore lente di ingrandimento sul mondo e una chiave di lettura per comprendere le storie delle persone, le loro origini e lo slang di riferimento.
Così, in occasione di una giornata tanto speciale Sam, from remote island down south ha condiviso un piccolo discorso, switchando 4 cadenze fonetiche: Tito Al Hawari di III^ Secondaria è stato il più veloce a riconoscere l’ordine esatto in cui sono stati pronunciati i 4 accenti.
E voi, sapreste riconoscerli?
Samuele Brusca, docente di inglese e content creator ha fatto della fonetica il suo cavallo di battaglia