Le Scuole CEFA modello di innovazione, internazionalità e bilinguismo

La mission delle Scuole CEFA svela subito quali sono gli strumenti didattici su cui si basa il progetto formativo: poggiando sulla tradizione della buona scuola italiana, le Direzioni delle Scuole puntano ad affinare e raffinare i processi e le opportunità di innovazione didattica, di internazionalità e bilinguismo.

Sogniamo di formare le persone che attraverseranno le strade del mondo grazie alle conoscenze e alle competenze acquisite durante gli anni della crescita. Per questo crediamo in una scuola internazionale e bilingue capace di educare ciascuno a costruire relazioni senza confini.

Recentemente sono state presentate alle famiglie le partnership con la Rockbrook International in Irlanda;  Northridge  e Willows Academy di Chicago per la realizzazione del semestre all’estero nel corso degli anni della Scuola Secondaria;  in questi giorni, invece, Giovanni Vicari Direttore Generale delle Scuole CEFA, ha partecipato ad due importanti eventi che contraddistinguono il carattere bilingue e innovativo della Scuola Primaria e Secondaria bilingue.

Memore della mission, il Direttore Generale delle Scuole CEFA è stato invitato a “New Directions Series” il primo convegno europeo promosso da British Council: con Gisella Langé, ispettore tecnico di lingue straniere in servizio presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, si sono confrontati sulle nuove metodologie clil alla base del progetto di bilinguismo. CLIL è l’acronimo di Content and Language Integrated Learning. Si tratta di una metodologia che prevede l’insegnamento di contenuti  in lingua straniera. Ciò favorisce sia l’acquisizione di contenuti disciplinari sia l’apprendimento della lingua straniera.

A integrare l’attuazione del bilinguismo, la Scuole CEFA hanno presentato il piano innovativo didattico STEAM in English al meeting STEM4SUD: un’opportunità per condividere come l’inglese, oltre che essere una lingua veicolare, diventi un ulteriore strumento per rafforzare lo sviluppo delle competenze trasversali sin dalla Scuola dell’Infanzia.

Al meeting di Napoli si è avuta la possibilità di confrontarsi con altri attori del settore tra cui l’Istituto Nuovo Bianchi, Marevivo, Google, per dimostrare come la cultura scolastica attraverso le STEM possa trovare applicazione nella vita di tutti i giorni accorciando la distanza tra teoria e pratica della buona scuola.

Il prezioso contributo di Sydney Savion, Chief Learning Fururist di Google, aprirà nuovi scenari?

Stay tuned!