Partecipare alla VII Giornata EASSE, è stata un’occasione per condividere con altre scuole provenienti da tutto il mondo riflessioni e esperienze sul modello educativo basato sull’educazione personalizzata omogenea e per valorizzare l’ampiezza e la qualità della nostra azione educativa in accordo con le famiglie.
“Il progetto educativo, fondato sulla dignità della persona, sul pieno sviluppo di ogni alunna e di ogni alunno, e sull’attenzione personalizzata, tiene conto di un tratto essenziale di ogni persona: essere uomo o donna. Questa prospettiva, che abbraccia le differenze tra uomini e donne, è sempre più rilevante nel campo dell’istruzione. L’ultimo rapporto dell’OCSE, infatti, riferendosi ai risultati delle studentesse e degli alunni, mette in evidenza i suoi “diversi processi di maturità” e le sue “diverse aspettative”. Sono realtà che, fin dall’inizio, definiscono alcune caratteristiche del nostro modello di educazione personalizzata differenziata: l’attenzione ai diversi processi di maturità e la creazione di un ambiente educativo libero da stereotipi sociali e culturali, sia per le ragazze, che per i ragazzi.”
Come evidenzia la stessa EASSE, European Association Single-Sex Education, “due indicatori molto apprezzati dalla società confermano i contributi del nostro modello: le percentuali di scelta delle carriere STEM da parte delle studentesse, un esempio del superamento del cosiddetto divario di genere; e i risultati accademici degli studenti, che superano le aspettative negative del sistema educativo.”
La VII giornata EASSE, “Retos actuales de la educación personalizada diferenciada”, ha messo a fuoco l’identità cristiana, il ruolo della donna nella società attuale, la partecipazione delle famiglie e la comunicazione
Giovanni Vicari, Direttore Generale delle Scuole, ha moderato la sessione Educare con famiglie “imperfette” di Mariolina Ceritotti Migliarese, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta per adulti.