Come si fa a trasferire un’emozione?

Il corpo parla: Formazione zero-sei e Teatro L’attività teatrale è da sempre parte dell’offerta didattica delle Scuole CEFA tenuta ai diversi livelli da insegnanti qualificati: a partire dalla Scuola dell’Infanzia e all‘interno del curricolo di Lingua e letteratura italiana per la Primaria e la Secondaria, il teatro rappresenta un’opportunità di #crescita attraverso l’esplorazione e la “messa in gioco” di soft and life skills previste e richieste dalla direttiva europea sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente. 

Accanto ai focus sulle #neuroscienze e sulla strumentazione STEAM è stato, dunque, fondamentale per le insegnanti della Scuola dell’Infanzia riscoprire l’attività teatrale per valorizzare la #consapevolezza di sé e anche il #linguaggio del corpo.

Il laboratorio teatrale diretto dall’attrice e regista prof.ssa susie calvi, direttrice artistica della scuola di teatro di Roma #Vivateatro, le ha accompagnate a lavorare sulla respirazione, sull’uso della voce, sulla mimica e l’utilizzo del corpo come veicolo importante della comunicazione verbale e non, a beneficio della relazione educativa con i bambini e della #progettazione didattica in specifici campi di #esperienza

Quanto è importante il linguaggio del corpo percepito dalla fascia 0-6 anni? 

Susie Calvi: “Il linguaggio del corpo in questa fscia d ‘età è fondamentale per un buon #sviluppo emotivo, caratteristica imprescindibile di una personalità “sana” ed equilibrata, e prerequisito essenziale di ogni tipo di #apprendimento. Occorre che il bambino costruisca una buona sicurezza interiore, sia consapevole dell’#emotività propria e degli altri, scopra la #diversità come potenziale ricchezza, impari a gestire i conflitti e cooperare con gli altri. Il linguaggio del corpo attraverso il teatro viene utilizzato con tecniche per:

  • far conoscere ed utilizzare al meglio le proprie modalità sensoriali e ideomotorie
  • organizzare il movimento in modo coordinato in funzione di uno scopo
  • acquisire capacità espressive nel movimento
  • acquisire capacità comunicative gestuali
  • acquisire una buona duttilità intellettiva e motoria

Quanto è importante stimolare la consapevolezza delle emozioni? 

Imparare a riconoscere le proprie #emozioni e quelle degli altri, a dar loro una valenza e un nome, è sicuramente un obiettivo fondamentale per la #crescita affettiva, cognitiva e sociale dei bambini.

Spesso a loro mancano proprio “le parole per dirlo” e possederle significa invece poter riconoscere ed esprimere prima di tutto i propri sentimenti e quelli altrui.

Quali capacità stimola nel bambino imparare a “stare sul palco”? 

Salire su di un palcoscenico sin da piccoli aiuta ad affrontare difficoltà e paure. Un bambino che gioca a “fare teatro” mette in azione tante capacità di cui lui stesso non si rende conto d’ avere. Utilizzare la voce nel modo appropriato, imparare a lavorare in piccolo e grande gruppo.

Il fare divertendosi fissa nella memoria con rara efficacia ciò che si sperimenta e crea forti motivazioni per proseguire l’esperienza, sia sul piano cognitivo, quanto su quello affettivo. Nello spazio del teatro si può raccontare il proprio vissuto, a volte anche i più drammatici, fingendo di parlare di altri coprendosi dietro una maschera o utilizzando un burattino.

I bambini non sono attori, ma sono abilissimi nel mostrare le realtà che conoscono, nel darne una rappresentazione mediata dal loro modo particolare di vedere le cose, in più possiedono quell’istintività e quella spontaneità che scaturiscono naturalmente dal piacere di imitare.

Qual è stato il passaggio più importante del laboratorio? 

Durante il laboratorio con le docenti della scuola dell’infanzia, man mano che si procedeva con le tecniche teatrali e le improvvisazioni, sono venute fuori fortezze e debolezze di ognuna.

Principio fondamentale di ogni equipe docente è imparare a fare squadra per condividere progetti ed affrontare insieme un anno scolastico.

Hanno imparato ad #immedesimarsi in personaggi nuovi e ritornare bambini, elemento a mio parere fondamentale per insegnare, entrare nei panni dei propri alunni per poter #educare#insegnare e #comprendereOgni insegnante conosce molto bene le gioie e i dolori di essere il punto di riferimento di un gruppo di bambini, esattamente come conosce le difficoltà che quotidianamente si incontrano per instaurare e far crescere un rapporto positivo. Il teatro a tutto ciò può dare un contributo prezioso, sia come strategia relazionale utile alla formazione del gruppo che come linguaggio attraverso il quale dare voce al gruppo stesso.

Direi proprio che il passaggio più importante del laboratorio è stato proprio quando ogni docente ha tolto la sua “ maschera” ed è ritornata bambina.