FORMAZIONE EDUCATRICI E MAESTRE ZEROSEI
Gli insegnanti si interrogano sempre più di frequente su come stia cambiando il modo di apprendere dei bambini fin dai loro primi anni di vita. Le équipe educative hanno approfondito il tema del cambiamento dei processi di apprendimento con un focus dedicato a coding, thinkering, STEAM e sulle Neuroscienze da 0 a 6 anni. L’inserimento delle attività STEAM nella fascia Zer0six si riconnette, infatti, alle più recenti scoperte delle neuroscienze che pongono l’attenzione sull’esperienza e sugli spazi loro proposti: Andrea Pagano e Roberta P. di Progettare 0-6 (pedagogisti del metodo educativo Learning by Languages® nato a Reggio Emilia e diffuso in tutto il mondo) hanno aiutato a comprendere come, una volta predisposto un ambiente esteticamente accattivante che sappia veicolare messaggi tipo “spazio/materiali=opportunità di esplorazione e scoperta”, non dobbiamo mai perdere di vista il nesso fortissimo tra #apprendimento ed emozioni. La prima molla motivazionale che consente ai bambini di accendersi sta nella possibilità di vivere in una situazione di benessere relazionale, di serenità nella quale anche gli errori che si compiono nel tentativo di trovare, con creatività, percorsi originali di apprendimento e scoperte, vengono valorizzati come tasselli importanti nella costruzione del percorso stesso e della propria immagine di sé.
Andrea Pagano, qual è la connessione tra l’educazione e le ricerche delle Neuroscienze?
In base alle ricerche delle Neuroscienze, sappiamo che gli apprendimenti dei primi anni di vita si posizionano nel cervello nelle zone legate alle emozioni e sono le zone che regolano più in profondità i nostri bisogni e i nostri stati emotivi. Questa consapevolezza ci ricorda l’importanza del ruolo dei contesti educativi nei primi anni di vita: il tipo di ambiente e di esperienze che proponiamo ai bambini e il tipo di emozioni che siamo in grado di veicolare e suscitare, possono condizionare la qualità degli apprendimenti che i bambini si porteranno avanti per tutta la loro vita.
Cosa significa che l’apprendimento è un processo socio-costruttivo?
Ogni persona raggiunge degli apprendimenti grazie all’interazione con l’ambiente. Le ricerche basate sulle teorie socio costruttiviste fanno anche emergere che i bambini svolgono sempre un ruolo attivo nella costruzione e nell’acquisizione del sapere e del capire: tuttavia, l’atteggiamento individuale è sempre condizionato dalla relazione con gli altri bambini e dalla relazione con i materiali e i contesti che incontra.
Perché l’educazione è un processo estetico?
Gli ambienti e le classi delle #scuole hanno caratteristiche che influenzano in modo significativo le nostre sensazioni e le nostre emozioni. Per questo la ricerca delle qualità ambientali relative ai colori, agli odori, alla luminosità sono fondamentali e sono parte del ruolo educativo e didattico delle nsegnanti e delle educatrici. Perché un bambino dovrebbe essere condizionato positivamente da un ambiente pieno di forti colori e caotico, o, al contrario, da una classe priva di materiali e proposte facilmente raggiungibili in autonomia? Invece, possiamo favorire delle emozioni positive grazie a un ambiente allestito con contesti e materiali interessanti, alla giusta altezza dei bambini, in cui possono accedere in autonomia e insieme ad altri bambini che possano #esplorare nella relazione con loro.
Qual è il ruolo dell’adulto in questa ottica di educazione?
La scuola è vista come un cantiere di autoformazione di studenti e insegnanti. L’attenzione primaria dell’adulto è verso i processi di apprendimento del bambino e non è rivolta alla materia che deve insegnare.
Malaguzzi, pedagogista di Reggio Emilia, diceva: “… i bambini costruiscono la propria intelligenza. Gli adulti devono fornire loro le attività ed il contesto e soprattutto devono essere in grado di ascoltare”. L’adulto deve metterli in grado di valorizzare le risorse di cui sono dotati diverse in ognuno.