Gli alunni della II^ Secondaria dello Iunior International sono saliti in cattedra, o per meglio sul palco, per spiegare ai compagni più piccoli di Primaria e Secondaria la tragedia del popolo ebreo attraverso l’arte.
Immedesimandosi nell’arte del pittore Marc Chagall, ebreo sfuggito alla deportazione, hanno scritto un testo per spiegare le opere e come il popolo ebreo abbia vissuto e sofferto gli anni della Seconda Guerra Mondiale, i campi di concentramento e la vita nelle principali città d’Europa.
Marc Chagall:
Oggi ho finito il quadro del mio villaggio! Sono abbastanza soddisfatto sapete?
Vi ho messo tutte le mie passioni (che trasmetto con forme e colori, ovvio sono un pittore!)
Lo volete vedere??(….)
Signori…ecco a voi
Io e il villaggio
Vitebsk, un piccolo villaggio russo del 1919 :
Come? Beh, sì, ci sono uomini e donne a testa in giù, e anche delle case rovesciate, Cerchi e Triangoli in mezzo alla piazza,
ah, sì …il faccione verde di Yoel (quanto mi piace, il verde!) vicino al muso di una capretta… gigantesca!
Lo trovate strano? Eppure tutto quello che c’è in questo quadro ha una spiegazione. Noi di giorno lavoriamo e la sera facciamo feste, balliamo e cantiamo in girotondo simpatici animali domestici: la mucca, il gallo, la capretta…
Gilda: eccomi, sono qui! Mi vedete? sulla sinistra, bianca, di profilo, bella grande… A proposito il mio profilo e quello di Ilaf sono contenuti dentro a un cerchio…lo vedete?
Hadas: dentro c’è il mio naso verde ….
Gilda: …e il mio musetto bianco
Hadas: sapete perché? (al pubblico, facendo il muso)
Gilda: perchè come dice il poeta Umberto Saba il profilo di Ilaf e quello della capretta si assomigliano e ricordano entrambi un popolo e una storia di pastori e di viaggi nel deserto!
Marc Chagall:: E infatti in alcuni quadri metterò direttamente delle caprette al posto degli uomini
Gilda: ma a parte queste cose storiche nella realtà sono molto importante per Ilaf
Hadas: eh sì lo ammetto, mi fornisce latte a km 0, mi fa compagnia, siamo veramente molto uniti…
Gilda: che armonia nel villaggio dove, nelle feste, ruotavamo in aria, allegri, festosi, colorati!
Hadas: ma, ahimè, questa atmosfera non durò molto: poco tempo dopo sul villaggio calò il silenzio, il bel cerchio si spezzò
Marc Chagall: E allora ho dovuto fare un altro quadro molto diverso: un quadro scuro, quasi senza colori. In alto ho messo Ilaf in volo che scappa con un povero sacco…
Amore e vita
Hadas: Povero il mio villaggio, visto da qui non lo riconosco più! Abbandonato da tutti, freddo, solitario: sono rimasti solo due innamorati che non si sono accorti di nulla ma con questa neve…
Neve: Andranno via presto perché io continuo a scendere silenziosa…Cado sui tetti delle case abbandonate, sui lampioni arrugginiti, sulla strada fangosa e gelata, … Tutto è imbiancato, tranne quelle tre torri, lì sulla destra, la sinagoga, che è stata dal cuore delle persone lì dentro… Ma chissà se ne ce n’è qualcuna ancora?
Hadas: No, io ho guardato attraverso le finestre: non c’è più nessuno. Sapete…: quello che è successo è troppo grave.
Marc Chagall: E ve lo mostro ora…
L ‘Angelo caduto
Marc Chagall: Avete visto bene! dal cielo è sceso nel villaggio un angelo, un angelo rosso per avvisare tutti di mettersi in salvo.
Una capretta, (ve la ricordate? quella che è come gli abitanti!) partecipa all’allarme suonando il violino della fuga.. L’angelo grida
Rubro: Guardate nelle mie ali. In alto un orologio segna il perché il tempo della persecuzione.Prima i russi, poi di nazisti attaccano villaggi, portano via abitanti ebrei, distruggono le case. Perché? Perché non capiscono la loro vita, la loro fede, la loro unità e le loro tradizioni! Nell’ ala in basso porto Maria con Gesù figli di Davide.
Yobel: ce l’ho fatta Hadas! Ho preso i rotoli della Bibbia! Ora fuggiamo con il nostro libro sacro, il fondamento dell’unità del nostro popolo! Che il Signore ci aiuti! Marc avvisa gli innamorati
Marc Chagall: Cosa posso mai fare? I due innamorati della neve, (al pubblico) loro sono rimasti lì, vado a… prenderli (inzia a dipingere) devo farli fuggire prima che sia troppo tardi!
rosso qui, un po’ di violetto-blu ..così, .. ora un pochino di giallo, bene…e di nero poco…ecco! Ora abbandoneranno il villaggio
Il volo
Volando per l’Europa sulle ali della mia pittura….via !
VOLIAMO SILENZIOSI SUI CAMPI DI GRANO
HO PAURA TENIAMOCI PER MANO
NON VOLTIAMOCI VERSO BOSCHI ABBANDONATI
MA GUARDIAMO AVANTI, ANCHE SE SCORAGGIATI
OH GUARDA ECCO LONDRA
TUTTA DISTRUTTA A CAUSA DI UNA BOMBA
VOLIAMO SUL PORTO DI ANVERSA
OH SE LA NOSTRA SORTE FOSSE DIVERSA
SCENDIAMO QUI, È UN LUOGO SICURO
CHE FORSE SALVERÀ IL NOSTRO FUTURO.
( la passeggiata)
Marc Chagall:
Osserviamo da vicino! Non ci credo! tutto è sottosopra incendi rivolte e il nostro popolo in pericolo e in una luce del cielo i Rabbini e Gesù soffrono con noi! Guardano Yobel o qualcuno come lui, che fugge anche lui col suo sacco
Guarda lì, lì a sinistra, le rosse bandiere dei violenti odiatori del nostro popolo e dell’umanità, Senti le loro voci!!
ABBIAMO TROVATO IL DIARIO DI ANNA FRANK
PENSAVAMO FOSSE UN PRANK
SIAMO SOLDATI TEDESCHI
E VI FACCIAMO TROVARE I TESCHI
VI SFONDIAMO LA PORTA
E A NOI NON CENE IMPORTA
TI ABBIAMO RUBATO TUTTO
E PER QUESTO MI CHIAMANO FARABUTTO
ENTRO E PUNTO IL FUCILE
E SE NON VIENI CON ME TI BUTTO IN UN FIENILE
PRONTO A LANCIARE LA BOMBA?
PRIMA VUOI UNA COLOMBA?
IO MANGEREI SEMPRE
SO CHE MANGERESTI ANCHE PER TUTTO IL MESE DI SETTEMBRE
SEI PRONTO A FARE UN TRAMBUSTO?
HAI BUON GUSTO
LANCIA LA BOMBA ORA
QUESTI EBREI ANDRANNO TUTTI IN TOMBA
ORA MI FACCIO UN CAFFÈ
‘’ ESPLODE LA BOMBA’’
MANNAIA AL CAFFÈ CHE È CADUTO NEL BIDÈ
Marc Chagall: Tutti scappano dalla follia anche i ciechi!
C’è un gruppo ammassato su una scialuppa in mezzo al gelo!
Ma altri finiranno in fila dentro i recinti!
Nel campo di concentramento
È BUIO E SPORCO
E SEMBRA LA GRANDE TANA DI UN ORCO.
NOI QUI NON CI STIAMO BENE
ANCHE SE SIAMO TUTTI INSIEME.
MOLTI DI NOI NON CE LA FANNO
ANCHE SE CI STANNO MENO DI UN ANNO.
SENZA CIBO E SENZA ACQUA
E NESSUNO A NOI CI SCIACQUA.
QUESTA NON È LA NOSTRA CASA
E NON SAPPIAMO SE AL SUOLO È RASA.
Marc Chagall: Dobbiamo fuggire lasciare la violenza se ci riusciamo voliamo a Parigi , lì non sono ancora arrivati
Eccoci mia cara qui dipingerò sempre di più sempre più cose del nostro popolo
Ho dipinto tanto…ma tanto..
Le caprette su Parigi
La Bibbia della salvezza
La fede
Senza mai smettere
senza disperare
e qualcosa succederà anche nei paesaggi lontani e oscuri dell’intolleranza
sapevo che l’angelo del tempo avrebbe dato un segnale di fine
E infatti
CELESTINI
TUTTO SUCCESSE IN COSÌ POCO TEMPO
SI RITROVARON CORRENDO IN UN CAMPO
DOPO AVER VISTO LA MORTE NEGLI OCCHI
MALEDETTI NAZISTI NASCOSTI NEI BOSCHI
STAVANO CORRENDO PER LA LORO VITA
E QUANDO SEMBRAVA CHE FOSSE FINITA
VIDERO DEGLI ALLEATI APPOSTATI
E SE LA SCAMPARONO, CHE FORTUNATI
NON FU COSÌ PER I LORO PARENTI
FINIRONO UCCISI PER ESSER CREDENTI
IN QUALCOSA CHE NON ERA GIUSTO
SECONDO LA MENTE DI UN UOMO FUNESTO
Marc Chagall:
ora i neri hanno paura, paura di cosa?
da lontano soldati verdi, chi sono?
i neri scappano! i verdi sono amici!
non ci crediamo ancora,
forse siamo liberi
Con i colori ora possiamo celebrare un’unica umanità
Grazie amici di ammirato i miei quadri l’unica arma di pace che avevo per salvare il mio popolo. Ora possiamo salutarci
Ah forse vi chiederete cosa aveva ancora cosa aveva nel sacco, beh come ogni buon ebreo del villaggio un animaletto : un gallo? una capretta? ma no! Ecco,si sta posando
Shalom, Pace e Grazie a tutti!