Sulle pagine di Internazionale lo scorso 27 dicembre è stato pubblicato l’articolo “Parlare più di una lingua in Europa è ancora un privilegio“ di Jacopo Ottaviani, giornalista italiano specializzato in data journalism.
La sua indagine conferma la “Raccomandazione del Consiglio Europeo su un approccio globale all’insegnamento e all’apprendimento delle lingue”: è essenziale che i cittadini dell’Unione europea conoscano almeno due lingue straniere, oltre alla propria lingua madre.
Scrive Ottaviani: Promuovere l’apprendimento delle lingue significa favorire la comprensione reciproca tra persone di diverse culture, facilitare un dibattito pubblico transnazionale e rafforzare l’identità europea. In altre parole, il multilinguismo ha una dimensione strategica per l’Europa e per dirla come il consiglio dell’Unione europea “la competenza multilinguistica rappresenta il fulcro dell’idea di uno spazio europeo dell’istruzione”.
Ciò conferma l’approccio delle Scuole CEFA basato sulla didattica tradizionale italiana e sviluppato attraverso il bilinguismo e progetti di innovazione didattica:
Sin dalla Scuola dell’Infanzia i bambini delle Scuole CEFA si abituano a parlare e comprendere l’inglese per poi aggiungere, a partire da metà della Scuola Primaria, lo studio di una seconda lingua straniera: lo spagnolo allo Iunior International e il francese al Petranova International Institute. A ciò si affiancano progetti di scambio culturale con diversi istituti europei e progetti Erasmus+.
Questo ed altri aspetti verranno approfonditi nel corso del prossimo OPEN DAY, sabato 18 gennaio 2020.
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Anno Nuovo, Scuole CEFA.